|
La
cover del DVD
"Visioni di Caravaggio" |
"Visioni
di Caravaggio" di Stella Leonetti e Marc Fiorini
Un nuovissimo Caravaggio in DVD
Recensione di Osvaldo Contenti
Noi
di Pittura&dintorni avevamo visto giusto, circa due
anni fa, quando proprio da queste colonne segnalammo (vedasi
la recensione in calce a questo articolo) l'ottimo cortometraggio
"Vernissage! 1607, Caravaggio", di Stella
Leonetti, come uno dei film d'arte più meritevoli
del settore. Difatti, ora, dopo aver riscosso premi nazionali
ed internazionali, questo film d'arte è il corto attualmente
più venduto in Italia. Anche grazie ad una nuova versione
in DVD, comprendente dei ricchissimi capitoli aggiuntivi.
Il DVD "Visioni di Caravaggio", infatti, oltre
che offrire la visione di "Vernissage! 1607, Caravaggio"
di Stella Leonetti, viene completato da otto nuovi,
interessantissimi extra:
Un trip chiamato "Vernissage!" (regia di Marc
Fiorini), che ci mostra il backstage del corto dedicato
a Caravaggio partendo dalle prove di lettura del copione
sino alle riprese sul set; Punti
di vista (regia di Marc Fiorini), una
vivace ed esplicativa carrellata di interventi
che riguarda gli interpreti e il cast tecnico del film
principale; Giroclassico (diviso nelle categorie
con o senza titoli) che visualizza una ad una le opere
attribuite al Caravaggio; Sarabanda (regia di S.
Leonetti), che mette a fuoco, ingrandendoli, i particolari
dei dipinti del Caravaggio soffermandosi sui temi di Piume
e Armature, Lame e Sangue, Musica, Frutta, Donne e Angeli,
nonché sugli Sguardi e sulla Luce sui corpi.
I restanti quattro capitoli del DVD, riguardano invece:
I reati di un grande genio (regia di S. Leonetti,
riprese di Marc Fiorini), con la lunga lista di violazioni
di legge di cui Caravaggio si sarebbe macchiato; Caravaggio
nel mondo, con una mappa interattiva sulle diverse
località che ospitano le opere del maestro; Il capolavoro
napoletano al Pio Monte, che indica il luogo, l'indirizzo
e gli orari delle visite guidate e non a "Le sette opere
di misericordia" e infine la Biografia breve di
Michelangelo Merisi da Caravaggio.
Un panoramica completa, quindi, anche se in pillole, a
chi volesse affacciarsi all'opera del Caravaggio anche
senza particolari nozioni d'arte. Nell'avvicinamento ad
un sommo artista che, comunque, persino per gli specialisti
riserva zone d'ombra. Prova ne sia che, recentemente,
la data di morte del Caravaggio risulterebbe databile
al 18 Luglio del 1609. Un anno prima di quanto
riportato in ogni biografia. In conseguenza del calendario
bizantino adottato all'epoca, per il quale ogni datazione
odierna dovrebbe riportarsi indietro di un anno.
Il
DVD "Visioni di Caravaggio" è in vendita nella
libreria MEL BOOKSTORE di Roma in Via Nazionale
252-255 con sito >>> http://www.melbookstore.it/
|
"Vernissage! 1607, Caravaggio" di Stella Leonetti
Vincitore del Globo d'Oro della stampa estera in Italia.
Recensione
di Osvaldo Contenti
|
Le Sette
opere di Misericordia del Caravaggio |
L'Arte
ha saputo innovare il proprio linguaggio espressivo innumerevoli
volte. Sta in questo la sua forza. Ma non altrettanto,
nella maggior parte dei casi, è successo per la divulgazione
delle opere che da essa scaturiscono. Un linguaggio aulico
e penosamente stantio, accompagna ancora, troppo spesso,
la descrizione delle opere e dei capolavori di ieri e
di oggi.
Ma "Vernissage! 1607, Caravaggio", un cortometraggio
di 18 minuti di Stella Leonetti, fa esattamente
il contrario. Perché quello della regista è più un viaggio
intorno alle Sette opere di Misericordia di
Michelangelo Merisi, che una mera descrizione accademica.
E con i crismi del viaggio, di divertita curiosità mista
al gusto dell'esplorazione, il dipinto del Caravaggio
(un olio su tela di cm. 390x260, conservato a
Napoli nel Pio Monte della Misericordia),
viene osservato deviando dalle solite strade del documentarismo,
optando per l'agile percorso delle parole dei committenti,
di quelle dell'artista e del pubblico che partecipa, assieme
agli altri, ad un ipotetico vernissage dell'opera. Da
tale lettura ne consegue che il dipinto in questione diviene
patrimonio collettivo, con tutto il carico di mondanità
e mercato, di frustrazioni e grandezze del Maestro, che
da sempre accompagna, mestamente, la vernice di
un'esposizione d'Arte. Il tutto viene proposto sul filo
di una sottile ironia che ricorda l'esilarante leggerezza
di certi quadretti felliniani.
La
metafora del passato, allora, diviene presente e, tolti
i costumi e gli ambienti dell'epoca, sembra proprio di
assistere all'odierno, petulante cinguettio degli ammiratori
per forza e dei critici a gettone.
|
La regista
Stella Leonetti |
In
tale atmosfera, Danny Quinn, che interpreta Caravaggio,
ha il grande merito di offrire una vasta e convincente
gamma di stati d'animo dell'artista, passando dalla veemenza
all'amabilità, dall'inquietudine al sarcasmo, fino all'estasi
simbiotica per l'opera in sé. Accanto a Quinn, altri ottimi
interpreti, tra cui la bravissima Lella Costa (una
poetessa un po' "svaporata"), Marc Fiorini (un
appiccicoso mercante d'Arte), David Halevim ( un
Monsignore "tuttofare"), Adriana Sartogo (una Donna
Adriana fin troppo raffinata), Renato Nicolini
(un Cavalier Renato deliziosamente autoironico) e tanti
altri (per un cast di 50 attori!), completano un quadro
vivente di personaggi volutamente sempre sopra le
righe, che avviliscono l'Arte proprio quando (ahinoi!)
se ne ritengono parte.
Nondimeno, nel film non si perde l'occasione per far comprendere
l'assoluta originalità delle Sette opere di Misericordia,
la forte audacia compositiva (le
sette opere
riunite in una sola rappresentazione, invece che divise
per pale come da tradizione), con un morto rappresentato
solo dai suoi piedi posti in orizzontale, con una donna
che allatta al proprio seno un vecchio, tutti inseriti
in una scena che, per crudezza e senso della realtà, pare
ripresa da un vicolo napoletano dell'epoca.
|
L'attore
Danny Quinn
nei panni di Caravaggio |
Sul
piano strettamente filmico, il "corto" di Stella Leonetti
si avvale della splendida fotografia di Pino Sondelli
e della raffinata cura dei costumi da parte di Fabrizio
Caracciolo, i cui apporti risultano sostanziali per
la perfetta risultanza visiva delle atmosfere conviviali
del tempo. Unico rammarico, vedendo il film, è che 18
minuti di durata sono davvero pochi rispetto al notevole
impegno e alle capacità profuse nel set. "Ho avvertito
la stessa cosa rivedendolo" ci ha confermato Stella
Leonetti "quindi ne terrò conto se la mia idea
di una serie di corti di fiction in costume sull'Arte
italiana troverà in futuro delle adeguate produzioni.
Anche se, ora sto già lavorando alla sceneggiatura di
un lungometraggio che spero vada in porto".

Una scena tratta dal film
di
Osvaldo CONTENTI